sulla riva del fiume Tungabhadra o Pampa, ad Hampi. 4 giugno 2006 – 858

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[…] passo le ultime ore del pomeriggio felice come un usignolo nella valle scavata dal fiume […]

https://corpus0blog.wordpress.com/2016/06/05/hampi-5-giugno-2006-mail/

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questo ha due nomi, come è frequente in India: il primo, quello moderno, ufficiale e più lungo, Tungabhadra, ha sostituito, non si sa perché, quello storico, più agile e breve di Pampa, che viene sospettato, per la vaga somiglianza, di essere anche all’origine del nome del villaggio, Hampi nella trascrizione inglese, Hampe nella sua forma originaria.

il paesaggio è stranissimo, come mostrano le riprese, perché il fiume attraversa lo stesso casuale repertorio di rocce bizzarre, tra le quali sorgono i templi antichi e abbandonati dai quali provengo, poco più sopra.

anche il suo corso assume una forma fuori del comune, perché si allarga e divaga, fin quasi ad assumere l’aspetto di un piccolo lago.

il monsone rende non solo verde l’ambiente, ma anche grigio e nuvoloso il cielo, senza però riuscire a cancellare il fascino di questo panorama superbo che si apre sotto i miei piedi e che non mi stancherei mai di contemplare dall’alto, forse immaginando di volare anche io come il falco, che riappare con le sue volute solo apparentemente indolenti.

attorno a me qualche altro visitatore del posto, che sembra similmente incantato, anche se più pratico di me di questi luoghi straordinari.

2 risposte a "sulla riva del fiume Tungabhadra o Pampa, ad Hampi. 4 giugno 2006 – 858"

  1. Il tuo percorso termina gioiosamente! La musica che accompagna le immagini dà una sensazione festosa e il video offre pace, l’acqua quieta, che tranquillizza, riflette i colori del cielo. E il verde che incornicia questa meraviglia, fuori da ogni clamore; infine non ultime le grandi pietre dalle linee morbide rendono stabili i passi dei pochi visitatori indiani, che ammirano rapiti questo angolo salutare della terra.
    Caro Mauro, un viaggio insieme appagante, sono contenta 😊

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    1. e io sono contento che tu lo condivida così intensamente con me.

      in effetti questo terzo viaggio, in India, ad Hampi ha cominciato a decollare verso una dimensione che non esito a definire del sublime.

      il percorso della giornata, fra l’altro, non è ancora terminato, e mi attendevano ancora altre esperienze, alcune anche frutto dell’imprevisto e del tutto inattese.

      ancora un paio di video per documentarne alcune, mentre altre rimasero invece avvolte nella notte senza videocamera.

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