puoi usare questo blog semplicemente come album fotografico, facendo scorrere le immagini verso il basso; puoi leggere i diversi post cliccando su "more" in fondo alla fotografia, o anche accontentarti di far partire il videoclip al fine del post; e infine dai post di commento ai videoclip puoi risalire al diario di viaggio 2014, cliccando sui link contenuti in ogni post,.
Le aggiungo un’ultima notizia strana: pensi che ieri, appena tornato dall’Etiopia, ho ricevuto in Consolato la visita di una scolaresca tedesca del Baden-Württenberg, che sta cercando notizie sull’Italia in generale e su Oderzo in particolare, in quanto gemellata con la scuola media Brandolin, che è quella in cui studiò mio padre, a quanto credo di ricordare, prima di finire in un collegio a Vicenza, per terminare gli studi da perito industriale.
Die Welt ist wirklich klein, il mondo è veramente piccolo, ha commentato il docente tedesco e io mi associo, e le coincidenze misteriose, quando decidono di accadere, accadono tutte assieme. […]
Cordialmente La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicarmi ancora una volta..
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il destinatario della mia lettera era un giovane di Oderzo (e tale è rimasto rispetto a me), appartiene alla famiglia dei vicini di casa di mia nonna materna, e stava scrivendo una storia di Camino, il paese di mio padre vicino ad Oderzo, che oggi ne è quasi una frazione.
ovviamente a lui mandai notizie sulle vicende di mio padre in Africa, che infatti entrarono a far parte del suo libro.
veramente qui si sfiora il paranormale. ed è abbastanza logico che anche questo abbia stimolato un desiderio di approfondire l’esperienza di mio padre in Etiopia, quasi passo passo, ancora una volta, dopo l’incompiuto abbozzo del mio romanzo Africa, di qualche decennio prima.
ma di questo ho già parlato abbastanza a fondo l’anno scorso, così che posso limitarmi a richiamare quei post, nei quali si fa riferimento anche ad un altro testo composto quel giorno:
Salve! Spero che il viaggio e il soggiorno africano siano andati come desideravi. Qui i soliti problemi e lo stress di fine anno scolastico. Allego la bozza del modulo 2 di Piazza elaborata con il contributo della collega C.. Se puoi, fammi sapere al più presto cosa ne pensi perchè il tempo stringe e c’è da elaborare ancora il Modulo 3 con la Visione. A presto M. C.
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a M. Thu, 7 Jul 2005 20:51:01
cara M.,
ben trovata al mio sfigatissimo ritorno in Germania, con perdita dei bagagli a Malpensa e fusione del motore della macchina in Svizzera alle 8 di sera di lunedì! mi sto appena appena riprendendo da un periodo di stress non facile.
l’Etiopia è stata sconvolgente, da ogni punto di vista, un breve assaggio di quella tragedia che chiamano Africa ma che non si può capire fino a che non si tocca con mano. aggiungi che l’occasione del mio soggiorno è stata quella dei primi passi nella costruzione di una dittatura che è già feroce e sanguinosa e promette di diventare sanguinaria, col sangue versato ancora fresco nelle strade.
ma di questo parleremo meglio alla prossima occasione di vederci (sabato).
ora passo con le mie ultime forze a dare un’occhiata al vostro lavoro e poi vi riscrivo.
m.b.
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a Ro. 7 luglio 2005, orario non definito
cara Ro.,
ti leggo di ritorno da una delle giornate lunghe della settimana scolastica, oggi ancora più lunga perché io sto ancora col fuso orario di Addis e stamattina sono arrivato in ufficio alle 9,30 (o alle 8,30 secondo l’orario dell’Etiopia!)!
Ho avuto un paio di giorni di “sfiga” fuori del comune, sto aspettando che ritrovino i bagagli andati persi nel volo e devo comprarmi una macchina nuova perché di quella che avevo si è fuso il motore in Svizzera lunedì.
Ti ringrazio dei tuoi giudizi, anche se in questo momento mi sento meno ottimista e vitale del solito.
Addis è stata un’esperienza per me profonda e indimenticabile; in negativo per il contesto di quella povertà drammatica e senza nome. mi sembrava di stare in un lager senza barriere apparenti; in positivo per la ricchezza delle relazioni umane e per l’affetto da cui mi sono sentito circondato.
Ottima l’idea dei viaggi, anche se in questo momento l’acquisto di una nuova macchina potrebbe costringermi a rivedere l’ipotesi messicana; devo anche ritoccare il calendario delle mie ferie!
Mi ero dimenticato dei tuoi problemi alle caviglie vedendoti ballare coi ragazzi, perfettamente ragazza in mezzo a loro!!!
Spero di rileggerti presto. Un abbraccio.
Mauro
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a Zollgarage FAX […] Stuttgart, 8.7.2005
Zollgarage
Zollstrasse 1
Rheintal AG
SWITZERLAND
Mit Bezug auf mein Wagen, das ich Ihnen gelassen habe, um wegzuwerfen, teile ich Ihnen, dass ich brauche das Schild und die Dokumente zurück, die ich Ihnen gelassen habe.
Ich bitte Sie sie mir zu senden; sonst kann ich sie den nächsten Sonntag am Abend persönlich entnehmen, wenn wir sofort ein Termin vereinbaren.
Mit freundlichen Grüssen.
Mauro Bortoletto
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a Zollgarage … Svizzera
Con riferimento alla mia auto che vi ho lasciato per la demolizione, Vi comunico che mi servono di ritorno la targa e i documenti che Vi ho lasciato. Vi prego di mandarmeli; altrimenti domenica prossima la sera posso riprenderli personalmente, se concordiamo subito un appuntamento. Cordiali saluti.
continua la lettera a Roberta, col racconto di un ulteriore contrattempo del 5 luglio 2005:
a Roberta 6 luglio 2005
[…] ma non è finita qui: ieri rientrando a Stoccarda sono riuscito a far fondere in Svizzera il motore della macchina comprata a febbraio e quindi sono rimasto a piedi alle 10 di sera davanti al casello della dogana con l’Austria; la macchina va in demolizione e io ho passato la notte fra treni e stazioni […]
un resoconto del viaggio in Etiopia non sarebbe completo senza queste informazioni sul modo nel quale si concluse.
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From Mauro to: Fabia – mia sorella – Jul 13, 2005 5:52 PM Re: ci sono
cara Fabia,
non credo che sai che la mia meravigliosa macchina tedesca, costata tra una cosa e l’altra quasi 4.000 euro, di ritorno da Brescia, tanto per continuare la trafila delle disgrazie, ha fuso il motore in Svizzera alle 8 di sera. la colpa è stata mia che ho bellamente ignorato la perdita del liquido di raffreddamento, dopo la sua prima sosta dentro il tunnel del San Bernardino e l’uscita col carro attrezzi e tutte le sue altre invocazioni di aiuto della disperata che stava cercando di farmi capire in tutti i modi che stava tirando le cuoia. risultato: l’ho mandata in demolizione (in Svizzera!) e giovedì prossimo ritorno a Brescia a prendere la mia Fiestina; ma ho passato la notte tra martedì e mercoledì l’altro sui treni e nelle stazioni, così almeno credevo, perché all’1 di notte invece mi hanno inflessibilmente buttato fuori e a quell’ora non mi è restato che aspettare le 5 su una panchina – e ti giuro che faceva MOLTO freddo. comunque alle 9 ero al lavoro, senza dormire e senza i miei bagagli, quindi senza il telefonino, senza il rasoio, senza i vestiti buoni e le scarpe, e senza la macchina. subito dopo è saltata a casa – e sul lavoro anche! come no? – anche internet, che ho riattivato – DIALOGANDO PER TELEFONO IN TEDESCO! – con un operatore solo un’ora fa.
dovrei aggiungere che a Brescia avevo consensualmente rotto martedì con molta serenità e buon senso il rapporto sentimentale che avevo in corso, che è stato molto bello ma non poteva ovviamente continuare – e quindi eccomi uno straccetto completo, passata la biligornia delle scelte razionali vissute con equilibrio e sangue freddo, ecc. ecc.. un altro rapporto che si profilava qui – ma non ci vedevo chiaro – l’ho mandato in queste ore a puttane, perché sto chiuso a riccetto e lecco le ferite come un gatto.
ma insomma sto in lenta ripresa: venerdì è arrivata la notizia che il bagaglio perso all’aeroporto era stato ritrovato e consegnato all’Hausmeister, che però era via fino a lunedì mattina. da lunedì, a bagaglio recuperato alle 8 e un minuto, è iniziato il lento ritorno alla normalità, un cui passaggio essenziale è internet ritrovata oggi.
tu comunque dai un’occhiata a stelle e transiti di quei giorni, perché è stato un concentrato di iella mai visto.
sarà per questo che sono così stanchino? dormo dormo dormo, dopo mangiato perché digerisco male, prima di mangiare perché sono fiacco, e quasi quasi dormirei anche mangiando. il lavoro mi sta sulle palle come non mai e ho una voglia tremenda di dare un calcio a tutto.
in compenso l’altroieri, con una missione in treno a Karlsruhe, ho salvato il mio primo bambino italiano in diretta dalla scuola differenziale! la faccia del preside… quando il presidente del… diciamo Provveditorato, mi ha dato ragione dopo un’ora e mezza di tentennamenti! […]
ciao papi mi sono appena svegliata. sono a bs e ho io le chiavi della macchina. Potremmo vederci per pranzo.
sono un po’ in ritardo ma aspettami.[Marta]
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il treno è fermo non preoccuparti.
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una mail di qualche giorno dopo racconta quel che successe alla fine del volo di trasferimento da Frankfurt a Malpensa:
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6 luglio 2005
cara R.,
devo essere stato punito per non avere pronunciato la formula [sacra buddista, Nam Myoho Renghe Kyo, che lei mi aveva consigliato; vedi post 324]: infatti sono sì arrivato regolarmente a Malpensa lunedì mattina [il 4 luglio], ma non sono arrivati i miei bagagli, dai quali avevo almeno miracolosamente tolto all’ultimo momento le chiavi di casa, altrimenti sarei anche fuori. (fuori di casa, intendo, eh eh, sul resto non mi pronuncio). sinora nessuna traccia del mio bagaglio, con abiti, regali, verbali e quant’altro, e soprattutto le due cassette girate con la videocamera e una ventina di pagine da me scritte in quei giorni sull’esperienza etiopica, e che se non ritrovo non saprò più ripetere. e quest’ultima è la cosa che mi dispiace di più. […]
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così ecco l’ultimo colpo di coda della disorganizzazione etiope, o il primo impatto con la disorganizzazione italica.
ma passiamo al riepilogo del volo, con riprese girate prima di scoprire la perdita dei bagagli: 5 minuti che sintetizzano un volo di circa un’ora.
che cosa aggiungere a quel che si vede già benissimo nel video?
la seconda parte del volo di rientro in Italia da Frankfurt, dopo il volo notturno da Addis Ababa, passa sopra la Svizzera, con i suoi laghi, non facilmente identificabili e poi sulle Alpi. spettacoli visivi di straordinaria bellezza che la tecnologia ha banalizzato, spegnendo l’emozione da uomo primitivo che dovremmo portarci dentro, sorpresi sempre di riuscire a volare.
il finestrino opaco dell’aereo rende le riprese alquanto scadenti, ma questo non basta a cancellare l’emozione nel rivivere questi momenti.
per i motivi tecnici già spiegati ieri (indisponibilità attuale della trascrizione informatica delle riprese successive del viaggio in Sri Lanka ed India dell’agosto 2005, così come era avvenuto per quelle dell’Etiopia del luglio), mi vedo costretto a passare al viaggio successivo con questi post e con i relativi montaggi video.
spero comunque di riuscire entro qualche tempo a risolvere i due problemi.
il recupero delle riprese del viaggio in Turchia di fine ottobre e inizio novembre 2005 ha per me un valore particolare; infatti ho conservato di questo viaggio soltanto un ricordo vaghissimo, basato peraltro su alcune foto (non digitali) che avevo usato come abbellimento di alcuni post, per niente pertinenti, che avevo cominciato a scrivere dalla fine di quel mese, quando appunto nacque il primo e subito dopo il secondo dei miei blog.
credo che troverò modo di inserirle in qualcuno dei prossimi videoclip, al momento giusto.
forse questo è dovuto che non riesco a considerare questo un vero e proprio viaggio, ma piuttosto una breve vacanza (una decina di giorni), resa necessaria dallo stress tremendo che stavo vivendo nel mio lavoro a Stuttgart; e in effetti questo è stato certamente anche il più turistico dei miei viaggi; non era pensabile di organizzare un vero e proprio viaggio lontano in un periodo così breve.
ma lasciamo perdere queste ciance autoreferenziali: per pura fortuna le mail di quel periodo si sono salvate dalla catastrofe informatica che ha cancellato i miei archivi, e dunque per il momento posso recuperare dal passato quello che era già morto e cancellato, ed ora lo osservo, con un certo stupore, quasi che non fosse cosa davvero mia.
ma, del resto, chi potrebbe dire davvero che io sono ancora quel Mauro che allora scriveva, viaggiava, filmava?
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a Rosalba Sep 11, 2005 6:02 PM
[…] qui tra fine ottobre e novembre c’è la prima vacanza [scolastica] dell’anno e ho prenotato un volo per la Turchia meridionale (28 ottobre-6 novembre). […]
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a Roberta Sep 11, 2005 8:01 PM
cara Roberta, […] se hai ancora un po’ di tempo, senti un po’ per finire che cosa mi è capitato ieri. sul tardi, finito di […] prenotare via internet un biglietto aereo per la Turchia per le Herbstferien con la Condor, apro Messenger, su cui qualche settimana fa ho visto comparire nell’elenco degli amici un nome turco – turco davvero, dalle scarne notizie del profilo. avevo però pensato che fosse qualche mio amico che volesse farmi uno scherzo. apro Messenger e il turco è lì. subito mi saluta (salam, e io: salam aleikhu) e poi, per essere più sicuro di non sbagliare con la lingua, continua in turco. NASILSINZ – BEN NAIL – KONYADAN . tu avresti capito che vuol dire: – saluti – sono Nail – da Konia – ? beh, tu magari sì, perchè sai una lingua più del diavolo. ma io ci arrivo adesso. comunque sono riuscito a convincerlo di passare a una specie di inglese, che potesse essere minimamente condiviso. beh, questo Nail è un ragazzo di 23 anni – di lavoro fa il webmaster di un sito per veterani dell’esercito turco (non scherzo, so che sembra tutta una barzelletta e te la racconto per questo) – che avevo conosciuto di passaggio a Konia nel mio viaggio in Siria di due anni fa! – se ti interessa (!!!) posso darti anche l’indirizzo del suo sito, in cui a un certo punto compare in fotografia. girava nel luglio 2003 in questa capitale dei dervisci danzanti con un suo amico di Istanbul, ingegnere (mentre lui è di Ankara), e mi avevano entrambi fatto compagnia per un giorno intero nelle mie passeggiate turistiche tra le splendide moschee medievali, in una delle quali – tra l’altro – si può vedere qualche pelo della barba di Mohammed -, e suscitato in me tutta la diffidenza del turista che si sente al centro di chissà quali intrighi e sospetta di essere Pinocchio in compagnia del gatto e della volpe. alla sera l’amico ingegnere aveva infatti scoperto che gli avevano rubato il portafoglio con una somma piuttosto cospicua ed io mi ero detto: eccoci, ora mi chiederà i soldi per tornare a casa. però con mia sorpresa quando gli avevo offerto una piccola somma aveva rifiutato, perchè sua sorella da Istanbul, alla quale aveva già telefonato, aveva già provveduto e l’indomani sarebbe tornato autosufficiente. alla faccia della mia diffidenza!
naturalmente nel venire in Germania avevo perso i contatti con questo Nail e col suo amico. io tra l’altro ho cambiato e-mail, avendo perso nel trasloco la passwort di quella che avevo, e naturalmente perso anche il suo numero di telefono – e poi figurati se l’anno scorso mi è restato il tempo di ricordarmi. e questo mi ha cercato per due anni fino a che mi ha ritrovato!
di fronte a certi giochi del caso io resto sempre colmo di ammirazione. e. come non so chi, mi viene da dire: perchè scrivere qualcosa di romanzesco quando basta viverlo?
ah ah, mi accontento di poco in fondo. […]
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a Bianca 11 settembre 2005
[…] io torno in Italia dall’1 al 3 ottobre, quindi possiamo vedere di trovarci uno dei week end successivi – escluso il fine mese, perché ho prenotato un volo per 10 giorni in Turchia dal 28 al 6 (adoro viaggiare).
a presto di persona e a prestissimo per tel. […]
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10 ottobre 2005, da Candid Chat, un tentativo di rifacimento del Decameron dedicato al sesso virtuale.
domanda_strana: torni su messenger dopo due anni Tony: si domanda_strana: e trovi ad aspettarti un ragazzo turco che avevi dimenticato – conosciuto un giorno solo e dal quale neppure ti sei fatta sfiorare – a proposito – lo sai che vado in Turchia a fine mese? Tony: che bello – per lui? domanda_strana: ma mi sa che sei caduto di nuovo, poeta dell’eros Tony: no – leggevo – con interesse domanda_strana: no, lo avevo deciso prima, però la vita è spiritosa e ama le coincidenze Tony: auguri – sfioralo ben bene domanda_strana: mmmm – la vita è spiritosa, ama le coincidenze, ma spesso solo per disfarle Tony: no.. anche per SODdisfarle domanda_strana: in ogni caso la Turchia è grande e saremo sempre a 500 km di distanza Tony: sarebbe un peccato non vedervi domanda_strana: si, faro io quei 500 km se non li fara lui […]
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qui le situazioni sono immaginarie, ma gli spunti che le generano no. .
a Bianca 14 settembre 2005
cara Bianca, […] per la Turchia ho in mano una prenotazione il 28 ore 14,45, quindi farò una fuga dall’ufficio un po’ irregolare e rientro l’8, vado in una zona del sud (Antalya) che non conosco ancora (sono stato in Turchia altre due volte): è una zona molto turistica ma, data la stagione, spero di trovare pochi tedeschi – tutta la Turchia poi è un cimitero di città greche antiche perlopiù meravigliose distrutte dai terremoti e da ogni altra possibile catastrofe naturale e anche la zona non fa eccezione, trabocca di rovine e resti archeologici, i turchi sono gentilissimi e adorano gli occidentali, si vive bene lì e non si mangia così piccante come in India. insomma, un’ottima meta. spesa accessibilissima: 385 euro il volo, andata e ritorno, io poi lì mi infiltro nelle pensioncine per gente del posto e nei ristorantini locali, quindi so già che sono capace di cavarmela con 20-30 euro al giorno in tutto (questo almeno è il preventivo…). […]
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a Bianca 9 ottobre 2005
cara Bianca, […] se non ci vediamo il week end prossimo (la domenica, perché sabato ho convocato una riunione di docenti), poi dovremo slittare troppo più in là, perché durante le Herbstferien io vado 10 giorni nella Turchia meridionale, come sai già. […]
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a emanuela Oct 16, 2005 6:45 PM
cara, carissima Emanuela, […] sai, credo che la cosa migliore sarebbe per me un week end a Parigi per riprendermi – e dovrei guardare che voli ci sono. intanto a fine mese ho prenotato per 10 giorni nella Turchia meridionale, giusto in tempo perchè ci scoppiasse l’influenza aviaria! […]
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a Bianca 19 ottobre 2005 10:09 PM
cara Bianca, […] mi rendo conto che anche a novembre si stanno saturando i week end, comunque mi rifarò vivo dopo la Turchia, sempre che non mi becchi l’influenza dei polli, che sarebbe proprio adatta per me, visto quanto ti ho raccontato all’inizio.
un sorriso e un saluto affettuoso.
Mauro
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a Roberta 23-ott-2005 15.15
cara Roberta, […] non c’è fretta che mi rispondi. ti scrivo io da qualche internet cafè della Turchia tra qualche giorno (qui ci sono le ferie d’autunno e io scappo), tanto c’è l’influenza dei polli anche lì e in più un bel terremoto 5,9 proprio nella zona che ho scelto io. c’è di bello che quando scelgo dove fare le vacanze, i posti li azzecco sempre, sbaglio solo di poco i tempi.
un abbraccio.
Mauro
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a emanuela24-ott-2005 22.23
carissima Emanuela, […] cercherò di scriverti di nuovo prima di partire per la Turchia. […]
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a emanuela Oct 23, 2005 11:39 AM
cara Emanuela, […] ma oggi ovviamente qualunque previsione, anche a breve, di cosa farò, mi pare avventata. spero soltanto che non mi salti addirittura anche il viaggio in Turchia di sabato prossimo. […]
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da Emanuela 25 ott 2005, 22:19 Arsenio Lupin
Caro Mauro,
nell’augurarti un buon viaggio in Turchia (in TURCHIA??? DI QUESTI TEMPI??? CON L’AEREO??? Ma sei coraggioso davvero allora!) ti informo che ti racconterò, al tuo ritorno, la mia avventura da Arsenio Lupin di oggi che, contro ogni sconcerto, esiste davvero, se ciò che è successo a me oggi può essere di conforto alla tesi del suo operato!
Bon voyage au pays des lettres persanes et non. Je t’embrasse.
e
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a Emanuela 26 ott 2005, 07:31
cara Emanuela,
mica vorrai rovinarmi le mie vacanze in Turchia lasciandomi 10 giorni con la curiosità di sapere la tua storia con Arsenio Lupin! raccontamela appena puoi, per favore, se no starò male.
che io sia non non un “coraggioso”, parola di cui non riesco sinceramente a capire il significato, ma uno spericolato scavezzacollo molto fortunato lo dimostra non solo il mio viaggio in Turchia (dopo
.1.inizio dell’influenza dei polli;
2. terremoto grado 5,9 nella zona dove vado;
3. dirottamento aereo
– solo che tutti questi fatti sono successi DOPO che ho preso il biglietto e sono troppo tirchio e troppo bisognoso di ferie per buttarlo via a questo punto),
ma anche come conduco la mia vita professionale! la mia vicenda peraltro sembra conclusa anche troppo bene e molto in fretta e su Salvadori avevi ragione tu.
un bacione e ricordati che posso leggerti (e scriverti) anche dalla Turchia!
Mauro
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a Fabia 26-ott-2005 6.15
cara Fabia, […] per fortuna che da sabato sono in Turchia e credo che mi farò le solite devastanti dormite dei miei primi giorni di ferie! […]
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a marta, Rocco, sara, Fabia 27-ott-2005 19.48
[…] purtroppo questa è la sera che devo fare le valigie: domani schizzo fuori dall’ufficio all’una e mi imbarco senza soluzione di continuità per la Turchia. è il momento giusto e sono veramente esausto. da una settimana non dormo più di quattro ore per notte. quindi scusatemi se vi rispondo per ora collettivamente e in modo un po’ impersonale, forse dalla Turchia vi manderò poi delle mail più individualizzate. […]
a Rocco devo dire che il vecchio “orso” (orso io?) il miele se lo va a cercare in giro per il mondo per sentire quanti tipi di miele ci sono. […]
ciao ragazzi, qui chiudo questa mail forse piuttosto arida e impersonale; tra un po’ comincio la valigia. a proposito, oggi si osservava che oltre all’influenza dei polli e al terremoto in Turchia c’è stato anche un dirottamento aereo. (questo forse ve lo dico per temperare la vostra sicurissima invidia…). in ogni caso mi preparo a dormire i primi tre giorni di fila per recuperare.
bacioni e gratitudine a tutti.
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a marta, Rocco, sara, Fabia 29-ott-2005 13.25
[…] comunque ıerı [28 ottobre] grande gıornata. prıma dell una sono schızzato vıa dall uffıcıo ın una scıa dı sguardı ınvıdıosı, sono passato a casa per prendere una cosa che avevo dımentıcato (ma non ıl carıca batterıa della cam, per cuı anche ıl mıo terzo vıaggıo ın Turchıa sı svolge senza rıprese come ı prımı due) e dopo 40 mınutı dı rılassante autobus e S-Bahn, eccomı all’aeroporto con due ore e mezzo dı ansıogeno antıcıpo. ma vı rendete conto che a Stoccarda ıo pratıcamente vıvo con un pıede all aeroporto? 40 mınutı per essere allo Schalter (sportello, scusate). e questo deve essere ıl secondo motıvo per cuı vıvere lı mı pıace. – le 3 ore dı volo passate come nıente leggendo Repubblıca (quotıdıano dı gran lunga pıu ıntellıgente dı quellı tedeschı, pur se tutta questa ıntellıgenza era dedıcata a Che Lentan, l eterno qualunquısta dı parrocchıa che e sempre stato, oggı assurto a opınıon leader dı un Italıa dı defıcıentı ıntellıgentı). e alle 20,30 ora locale, con un ora ın pıu dı fuso orarıo eccomı arrıvato dopo aver sorvolato Baden Bayern Osterreıch Magyar Rumenıa e salutato dall alto Sufıa, come la chıamano quı. […]
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d’accordo, questa sventagliata di frammentini di mail, resa possibile dai prodigi dell’informatica, è ampiamente superflua, e forse finisce per rivelare alcune cose del mio io di 17 anni fa che avrei preferito lasciare nell’ombra; bastava e avanzava l’ultima no?
che è l’unica che poi descrive il volo, che ritrovate in sintesi nel filmato.
ma questo è così povero e insulso che non avrei avuto cuore di metterlo qui senza farne una semplice appendice di qualche chiacchiera che provi almeno a dargli sostanza…
rinviati i resoconti visivi del viaggio ad Addis Ababa del giugno-luglio 2005, in attesa che arrivino le riprese dei primi giorni con l’audio, eccomi a riprendere il resoconto del viaggio in Sri Lanka, e poi in India, dall’1 al 23 agosto 2005.
questo post vuole dunque essere soltanto un completamento di quello già scritto.
ero allora convinto che le riprese fossero andate perdute, e invece nel frattempo le ho recuperate; le prime, banali (ma non sono le sole), riguardano il viaggio in treno per raggiungere Muenchen, da cui partiva il volo per Colombo, con lo spostamento successivo all’aeroporto e qualche immagine di questo.
tutto questo ritorno nello Sri Lanka si svolse nella presenza mentale e sentimentale dello tsunami di sette mesi prima: non sfugga l’allusione nell’insistenza della videocamera sulla fontana d’acqua dell’aeroporto.
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a rob. Aug 3, 2005 5:08 PM – Re: casa? 25 luglio
[…] L”altroieri la sensazione dei pensieri che evaporavano appena uscito dall’ufficio e di corsa alla stazione e stata meravigliosa: ho sentito proprio il turbine che si sollevava delle angosce e dei sensi del dovere e li ho visti volare via. certo, ho perso subito il sacchettino coi viveri, e ben mi sta che insisto in questi riti neandertaliani, dato che tutti ti offrono tutto in qualunque momento e partire non significa affatto un po morire. Poi ho perso anche il biglietto dell”aereo, ma all”aeroporto e lo hanno ritrovato e mi hanno chiamato allo Schalter prima ancora che io me ne accorgessi, per cui niente paura. Solo sto sempre girando mi pare con un principio di evaporazione cerebrale da Alzheimer direi e cerco di tenermi sotto controllo con un po di tensione per non combinare disastri.. […]
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stesso testo a Ros. 3 ago 2005, 17:07 Re: saluti
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dalle mail e dagli appunti di viaggio venne composto anche un opuscolo virtuale, subito dopo il ritorno, e fu il mio terzo resoconto di viaggio, immaginato come parte di una serie intitolata Le mie Indie.
il massiccio e monumentale duomo di Speyer, o Spira, non è di quelli che non si dimenticano, per quanto molto antico, secondo i parametri tedeschi; e infatti la visita era stata anche dimenticata, non fossero tornate le riprese a riportarla vagamente in vita.
costruito a partire dal 1027 per esprimere anche architettonicamente tutta la potenza della dinastia imperiale dei Franchi Salii, in questa posizione geografica contigua all’attuale Francia; e infatti contiene nella cripta le loro tombe; ed è stato inserito nella lista UNESCO dei monumenti patrimonio dell’umanità
vero che in questa città in seguito si riuniva la cosiddetta Dieta (Tag in tedesco) dei rappresentanti degli stati ce costituivano l’impero tedesco: principi, compresi quelli ecclesiastici, cioè i principi vescovi, e città libere, e dunque la città conservò una notevole importanza politica per diversi secoli, fino al tramonto dell’Impero Germanico come struttura politica.
l’architettura, se ben interpretata, esprime a meraviglia la visione del mondo di chi costruisce, proprio perché questa non è la sua intenzione ed avviene quasi suo malgrado: leggere un edificio o un insieme di edifici è come interpretare la grafia di qualcuno: che non vuole dirci niente di sé, visto che chi scrive si concentra sul messaggio, ma lo dice inconsapevolmente.
rigidità, ripetitività, arroganza e culto della potenza: questo dice il triste duomo di Speyer, ce abbiamo visitato quasi contro voglia, più che altro per senso del dovere, visto che ci eravamo arrivati.
tra il 26 e il 28 marzo 2005 ci fu la prima e anche unica gita che feci dalla Germania con tutti tre i miei figli contemporaneamente, che erano venuti a trovarmi tutti insieme durante le vacanze di Pasqua.
fu anche l’ultima gita familiare di questo tipo: non si erano ancora sposati, non avevano famiglia propria: Rocco 27 anni, Marta 25 e Sara avrebbe compiuto i 19 proprio il giorno dopo, e frequentava ancora l’ultimo anno di liceo.
arrivarono con un volo su Stoccarda da Venezia, prenotato loro da me per il giovedì 24 marzo e, cosa abbastanza incredibile, per tre giorni dormirono ammassati assieme a me nel mio monolocale di 28 metri quadri, grazie ad un geniale divanetto fatto di tre materassini impilati, che si potevano aprire, fornendo un piccolo materassino ciascuno.
in queste mail non si progetta mai di andare a Speyer, Spira in italiano, immediatamente aldilà del Reno, e dunque già nello Pfalz, il Palatinato, e dunque in violazione del divieto di uscire dal Baden-Wuerttemberg che avevo nei giorni di servizio; ma eravamo a sud di Mannheim, la città più settentrionale del Land, e l’infrazione avveniva soltanto per un chilometro e forse un’ora al massimo; credo che la meta fosse stata scelta giusto per questo.
d’altra parte cercavo di evitare le città che avevo già visto ora con Sara e ora con Rocco nei mesi precedenti: Schwäbisch Gmünd, Nördlingen, Würzburg, Nürnberg e Ludwigsburg; Schloss Solitude, Calw, Marienbronn e Bruchsal.
non ricordo se siamo passati, dal ritorno, anche da qualche altra parte: Heidelberg?
dovrebbero aiutarmi le eventuali foto di Rocco, dato che altre riprese mancano.
del resto anche di questo passaggio a Speyer non avevo conservato un ricordo distinto, pur se la città è entrata nel mio catalogo mentale dei luoghi dove sono stato…
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ma per ora, in questo video, accontentiamoci di goderci il piccolo parco davanti al suo imponente duomo romanico: a sorpresa sarà un breve intervallo musicale particolare: un’esecuzione allo xilofono…