a Fabia – mail 2 agosto 2004
del buddismo ho già parlato nelle lettere. non ti ripeto le prime impressioni di pelle molto negative sui monaci. la Marta mi ha perfino accusato di parlare come un prete a riguardo.
tuttavia, a conferma, ecco cosa scrive la mia guida (e adesso mi tocca copiare se no addio lettera):
“Dalla fine del XIX secolo nello Sri Lanka si è sviluppata una corrente di buddismo “militante” basata sulla convinzione che il Buddha (che secondo la tradizione visitò l’isola tre volte) abbia incaricato il popolo singalese di fare di questo paese una cittadella del buddhismo nella sua espressione più pura. questa forma di buddhismo più “interventista” e meno tollerante, forse stimolata dal tipo di cristianesimo diffuso dal potere coloniale britannico, vede la cultura buddista singalese minacciata sia dal cristianesimo europeo sia dall’hinduismo tamil.
– ecco le premesse della guerra civile attuale! che nasce dallàrroganza dei monaci buddhisti!
apro una parentesi: la storia del buddismo nello Sri Lanka comincia, secondo le tradizioni locali, con la conversione dell’imperatore indiano Ashoka, nel III sec. a. C., cioè circa 400 anni dopo la morte di Buddha. questo re avrebbe mandato suo figlio Mahinda a diffondere il buddismo nello Sri Lanka (siamo tra il 247 e il 207 a. C., al tempo delle guerre puniche, per intenderci: Anuradhapura era dal 380 a.C. la capitale del regno dello Sri Lanka, e lo fu ancora per 1.500 anni, e il suo re Tissa si convertì al buddhismo, sua sorella Sangamitta trapiantò al centro della città antica un virgulto dell’albero sacro della bodhi, sotto il quale Buddha aveva raggiunto l’illuminazione – albero che vive ancora ed è oggetto di culto.
si generò così una teocrazia. (è come se la storia del cristianesimo in Italia fosse iniziata con lèditto di Costantino…)
ma proprio in quel periodo si generò nel buddhismo una scissione tra la scuola theravada, purista e tradizionalista fondata in seguito sulla lettura dei testi sacri nella lingua originale, il pali, nel quale il canone sacro buddista fu posto in forma scritta attorno all’epoca di Cristo, e la scuola mahayana, che attribuisce al Buddha molti miracoli, si fonda in seguito su testi sacri tradotti in sanscrito, la tradizionale lingua letteraria indiana, e tende ad una sintesi con la tradizionale cultura indiana e con l’induismo.
questa seconda scuola, più aperta e tollerante, meno rigorista, ha diffuso il buddhismo in Tibet Nepal Giappone Corea Cina e Vietnam del Nord; i monaci dello Sri Lanka portarono il buddhismo della seconda scuola, quella più rigorista e integralista, in Thailandia, Myanmar Laos Cambogia e Vietnam del sud.
come vedi le premesse di una lettura integralista del buddhismo sono già nella sua storia. e nello stesso tempo il buddhismo singalese appare spesso armoniosamente fuso con aspetti della religione induista, fin dallàspetto di alcuni templi o di alcuni riti.
aggiungi che già dal VII sec. d.C. l’induismo aveva ricominciato a prendere piede in India e che il buddhismo qui fu spazzato via dall’invasione dei musulmani, che distrussero monasteri e università buddhiste, per cui i luoghi sacri del buddhismo indiano vennero occupati dai sacerdoti induisti.
di conseguenza lo Sri Lanka rimase per così dire la roccaforte del buddhismo nell’area indiana e il buddhismo diventò lèlemento centrale dell’identità dell’isola e questo ne accentuò lìntegralismo potenziale.
ma torniamo alla guida:
“Il buddhismo nello Sri Lanka si è progressivamente legato alla politica; il clero è in grado di esercitare forti pressioni sui politici se li accusa di non dare al buddhismo l’importanza che gli spetta. alcuni monaci buddhisti sembrano le persone meno tolleranti del paese quando si tratta di venire a patti con i tamil. nè tutti i monaci conducono una vita così immacolata, virtuosa e spirituale come ci si aspetterebbe!”
questo a conferma di alcune impressioni di pelle mie molto iniziali! il clero è sempre l’aspetto peggiore delle religioni tradizionali e il buddhismo mica fa eccezione.
ma che dire invece dellìnduismo? se si supera l’ottusa idea propagandistica cristiana che gli induisti siano dei primitivi pagani o quasi degli animisti che venerano più o meno 300.000 divinità, e si accetta il loro modo di considerare le cose, che 333.333, indicati ciascuno con un nome, una biografia e un immagine tipica, sono gli aspetti divini che può assumere lùnica divinità – cioè se ci allontana dalla propaganda antiinduista alla “Maometto e il cristianesimo” (anche Maometto accusa i cristiani di politeismo per la trinità…) , beh direi che 333.333 è più interessante di 3 e, soprattutto, lascia più spazio a tutti…
ma questa è solo la premessa per il prossimo viaggio in India…
cmq, per chiudere il discorso, lo sai a che cosa della tradizione occidentale si avvicina di più secondo me il pensiero buddhista? non trasecolare: allèpicureismo. ci sono dei punti di contatto davvero impressionanti: il piacere castematico di Epicuro e lìlluminazione di Buddha hanno qualcosa di comune e soprattutto la teoria del divino è assolutamente identica! anche per Buddha gli dei esistono, ma non si occupano degli uomini, e per di più possono invecchiare e morire!!! solo che in occidente attorno ad Epicuro non si è costituita alcuna casta sacerdotale, anche perchè l’epicureismo è nato esplicitamente contro ogni forma di teocrazia…
a proposito: è morto Terzani. mi piacerebbe molto conoscerlo meglio. mi puoi prestare dei suoi libri quando vieni a trovarmi?