e si`, siamo arrivati anche alla celebre cascata, quando giusto cominciavano ad arrivare assieme i primi turisti frettolosi e le prime gocce del monsone.
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la pioggia violenta non e` riuscita a togliere alla natura dirompente il suo fascino, anzi, forse quel suo venire immersa quasi in un’acqua incorporea che gonfiava le foglie, cercando di restare sospesa tra le piante, accentuava la seduzione del nostro camminare molle e bagnato, corpo umido e gonfio nella vegetazione universale.
LA PIANA DELLE GIARE, LAOS – MY ROUNDTHEWORLD N. 38 – 511.
il primo capoverso nel primo video; il secondo, è naturale, nel secondo.
ma voglio sottolineare che la vera protagonista di questi due videoclip è la pioggia laotiana, che alla fine ha sconsigliato di risalire le rocce della cascata per ammirarla dall’alto, che ha offuscato l’obiettivo e quindi a volte anche le foto, che gocciolava dagli alberi e intristiva i capelli, ma non i cuori.
ma quest’acqua, in fondo materna, che danzava sui fiori e sulle foglie e picchiettava il fiume, acqua sull’acqua, aveva una tale autenticità che è stata l’esperienza più bella della giornata.
lei che riusciva a farci sentire che in fondo siamo acqua anche noi, fratelli e sorelle della pioggia.
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