Hampi, musica ad un matrimonio hindu. 5 giugno 2006 – 874

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il mio autista personale di tuctuc ha ben capito quali sono i miei interessi e le mie curiosità: !mi ha portato ad un matrimonio hindu, nel tempio antico di Hampi, un matrimonio vero, non posticcio per turisti, come mi è capitato in Marocco.

e la mia cinepresa da questo momento impazzisce, tenetevelo per detto…, quello che presento in questo post è soltanto un primo assaggio.

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[…] il matrimonio indu in uno dei templi di Hampi. […]

https://corpus0blog.wordpress.com/2016/06/05/hampi-5-giugno-2006-mail/

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[…] una folla raccolta attorno ad un matrimonio di fiori, […]

è misterioso un matrimonio indiano, […] perché su di esso si sovrappongono i profumi e i colori dei fiori, lo squillare variopinto dei costumi magici, il rituale dei gesti sospesi e candidi.

lo so che questo in parte dipende dal fatto che tutto è così misterioso per noi; vi è però una tale grazia che non ritrovo nelle pompe delle marce nuziali o negli strascichi di pizzo.

come in India anche da noi il rito delle nozze vuole estraniare gli sposi dalla contemporaneità dei tempi ed immetterli in una dimensione fiabesca e senza tempo, che è quella della vita che si rinnova.

non credo che sia casuale questo dire a due sposi che si apprestano a generare dei figli che non appartengono all’oggi, ma al sempre. […]

ma che dire delle tre candele colorate sulla testa sfarzosa dello sposo? […]

https://corpus0blog.wordpress.com/2016/06/30/505-06-lincredibile-arrivo-del-treno-ad-hospet-n-2-5-giugno-vii-17-5-giugno-30-giugno-2006-bortolindie-40/

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ora può darsi che non risulterà fondato quello che ora dirò, rivedendo queste riprese, ma mi colpisce in questa cerimonia l’assenza di un officiante, se la confronto con le modalità del nostro matrimonio occidentale.

c’è, è vero, un umo, che versa del latte candido di lato allo sposo, ma in ruolo molto defilato e secondario: i protagonisti centrali sono l’uomo, e la sposa, trasfigurati dalla acconciatura eccezionale, che fa di loro due i celebranti esclusivi del rito sacro.

il matrimonio occidentale ha due versioni, religiosa o laica, ma in entrambe la figura centrale è quella del sacerdote o dell’autorità ufficiale che lo celebra.

serve a poco che la dottrina ufficiale cattolica cerchi di raddrizzare il tiro affermando che nel sacramento matrimoniale il ruolo del prete è soltanto quello del testimone, ma i veri protagonisti delle nozze sono i due sposi, come ben sanno i lettori dei Promessi Sposi all’ottavo capitolo, quando Renzo e Lucia tentano il matrimonio di sorpresa davanti a don Abbondio; proprio questa vicenda mostra, al contrario, che il ruolo del prete è essenziale al compimento dell’atto sacro; e lo stesso dicasi per quel contratto civile che è la forma che assume il matrimonio in Comune, che diventa tale soltanto se registrato, verbalizzato e controfirmato nei registri pubblici.

insomma, per noi il matrimonio resta essenzialmente un atto che appartiene alla vita della comunità, religiosa o civile che sia; qui a me pare, invece, che la ritualità concreta e vissuta metta in primo piano esclusivamente gli sposi e che la sua dimensione sia quella di un rito sacro che sono loro due a compiere: sono loro i celebranti, pur se aiutati, con suggerimenti e gesti complementari, dalla intera comunità che si assiepa fitta attorno a loro nel clima festante della musica scatenata.

ed è proprio la musica l’elemento centrale di questa vera e propria festa, esprimendo, come fa, lo spirito autentico della cerimonia, che è una gioiosa celebrazione della vita.

insomma, qui il matrimonio è una festa comunitaria scatenata, da noi un rito composto, educato e ben ritualizzato; come appaiono immusoniti, ritualistici e quasi tristi i nostri matrimoni nel loro momento di celebrazione formale, al confronto.

ma può darsi che questo abbia a che fare con la concezione stessa del sesso, che in Occidente è sempre oscurato da un vago senso di colpa e nell’India, che ha conservato il politeismo antico, è invece una gioiosa e positiva manifestazione del divino sapore della vita.

se poi ho scritto qualche sciocchezza, chiedo di perdonarmi, ma questo è quello che sentivo allora e che rivivo anche oggi, riguardando.

6 risposte a "Hampi, musica ad un matrimonio hindu. 5 giugno 2006 – 874"

  1. Nell’Occidente che conosciamo, il rito del matrimonio, sia religioso che laico, vede sull’altare o dietro un tavolo comunale gli officianti. Chi partecipa vede di fronte gli officianti e di spalle la coppia che si sposa poi in ogni caso e i testimoni, in quasi tutta la cerimonia il celebrante fa il suo discorso, poi legge gli articoli e ripete la formula con domanda nota a tutti. Solo quando si risponde e nello scambio delle fedi gli sposi hanno l’attenzione degli invitati parenti amici, il cerimoniale è opera dell’officiante. Scambio di baci e applauso finale. Tira un’aria diversa, gli addobbi, abbigliamento, invitati, una sola volta ho assistito a una celebrazione più festosa e partecipata. Ma se uno dei due rispondesse – No non lo voglio ! – Ahhhh… Sto cercando di rendere protagonisti gli sposi e devo esagerare, sennò tutto avviene come lo hai descritto.

    Nel matrimonio che riprendi in India, come credo in tutte le celebrazioni tra indiani, gli sposi sono al centro, sono vestiti a festa, indossano indumenti coloratissimi e portano ornamenti sgargianti e originali, in questa occasione lui è originalissimo, perché oltre al turbante ha in testa tre fantastiche candele, Lei ha una bellissima chioma fatta di fiori, che le copre tutto il capo e le contorna il viso.

    I celebranti sono proprio gli sposi! C’è tanta musica, gli invitati stanno tutti attorno alla coppia, loro sembrano emozionati ed è naturale.

    Forse la festa dura a lungo? Non lo so, certo bisognerebbe poterselo permettere…

    In occidente la festa può esserci solo dopo la celebrazione, è tutto diverso.

    Grazie, una bellissima cerimonia sacra!

    Spero tutto bene per te, buona notte

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    1. la festa dura molto a lungo e mi ha travolto, come vedrai dalle prossime riprese ed è stato un peccato doversene andare a un certo punto, perché penso che durasse tutta la giornata almeno (senza arrivare alle esagerazioni dei super-ricchi indiani di oggi, di cui ti ho già parlato, per via di quella mia cugina che è stata invitata ad una festa di matrimonio indiana che si svolgeva in un lusso da mille e una notte nella favolosa baia di Halong, in Vietnam, e durava giorni e giorni (non vorrei esagerare, forse un mese, anche se lei ci era stata quattro giorni soltanto),
      qui però una simile ostentazione di ricchezza manca, la gente è abbastanza comune, e la festosità autentica.

      candele ho chiamato quelle strane protuberanze che lo sposo ha sulla testa, perché vagamente gli somigliano e per rendere l’idea, ma chissà che cosa sono e che significato hanno…

      mi viene in mente per un confronto anche il matrimonio di strada in cui ero finito per caso a dicembre dell’anno prima a Mumbai. te lo ricordi?

      lì c’era chiaramente più ricchezza, ma la stessa festosità scatenata. poi altri stili, perché era uno stato diverso con altra lingua e altre abitudini.

      – le mie cose non vanno affatto bene; ho passato di nuovo una crisi tremenda, che mi ha quasi spaventato. comunque poi mi riprendo, tiro avanti e faccio finta di niente…

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      1. Ricordo il matrimonio fastoso nella baia di Halong, sinceramente non mi è piaciuto affatto, un lusso ostentato disdicevole. Lo sfarzo, quando non ha nulla a che vedere neppure con l’estetica intesa come pregio, che senso ha…
        Ricordavo più vagamente il matrimonio a Mumbai, più ricco del primo che hai presentato, ma sempre festoso io l’ho apprezzato, d’accordo per la lingua e le abitudini diverse ma è naturalmente così.
        Guardando mi è tornato in mente: ti ricordi del filmato dove c’erano solo un gruppo festoso di donne che si recavano in tempio? Accennavi ad matrimonio, forse era così perché un giorno di festa prima della celebrazione è dedicato solo alla sposa, così ho letto riguardo agli indiani hindu.
        Credo che dipenda sempre dalle possibilità economiche.
        Grazie dei filmati, ciao Mauro.

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        1. credo che tu riferisca a questo videoclip montato con le prime riprese di questa stessa giornata:

          il dubbio che si riferisse a inizio giornata alla cerimonia che avrei visto qualche ora più tardi mi era venuto, anche se non conoscevo l’usanza hindu di cui parli tu, ma poi l’ho escluso, perché il tempio è diverso.

          però potrebbe essere benissimo che quelli fossero in effetti i preparativi per un altro matrimonio, da festeggiare in un altro tempio il giorno dopo…

          grazie mille del contributo… e bon risveglio, sperando in una notte buona o almeno passabile, per entrambi…

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  2. Si mi riferivo a questo festa di matrimonio, ricordavo un gruppo formato solo da donne. Comunque prima della celebrazione religiosa gli indiani hindu organizzano tre giorni di incontri festosi, uno è dedicato alla futura sposa.

    La notte è trascorsa piuttosto bene, mi sto risvegliando, è andata meglio anche a te? Buon giorno

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    1. grazie delle informazioni, vedo che stai diventando una specialista di India, e l’allieva supera il maestro, ahaha.
      non ero sicuro che quella fosse una festa legata da un matrimonio, ma in base a quello che dici è sempre più probabile: un matrimonio che si sarebbe celebrato uno o due giorni dopo in quell’altro tempio.

      la notte in se stessa è passata bene, e sto decisamente meglio; solo qualche problema di stomaco ancora prima di addormentarmi; stamattina cambio strategia con i famaci e sposto il gastroprotettivo dalla mattina prima di colazione alla sera, prima della cena: e vediamo.
      buona giornata anche a te intanto; io passo al montaggio rapidissimo e facile della seconda parte dell’esibizione musicale fondata sull’improvvisazione, che ho iniziato a mostrare ieri.

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