mancano le riprese dell’ultimo momento di questa giornata dell’11 agosto e ne resta soltanto la mail a casa, per documentarla:
a Fabia, Marta, Rocco, Sara Aug 11, 2005 5:57 PM Kanchi
[…] La giornata finisce al ristorante vegetariano a farmi incendiare l’esofago e farmi lacrimare tra le risatine del proprietario che si e anche rifiutato di darmi la soupe al pepe che gli avevo chiesto.
Che strana giornata. La sera non ofre altro qui che il passatempo autobiografico inutile in Internet. Raconto emozioni che non si posono trasmetere e non so nemmeno se riesco a farvi venire la voglia di ripetere questi percorsi faticosi e sconnesi, ma pieni di sorprese, di stupori, di apprendimento di una cosa semplice e dificile che si chiama curiosita, che e poi l’altra facia della toleranza.
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la notte regala un sogno che appare strettamente connesso a queste considerazioni: nella forma sempre un poco grottesca dei sogni, esprimono una specie di senso di colpa, per l’invio di questi resoconti, forse considerando anche la totale assenza di risposte o anche solo di cenni di ricevimento dei messaggi.
ma poi questo senso di imbarazzo mal dichiarato appartiene anche ai giorni dell’oggi, che mi vedono insistere nel riproporli, estraendoli dal deposito dell’insignificanza in cui giacevano fino ad oggi, assieme alle riprese.
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a Fabia, Marta, Rocco, Sara Aug 12, 2005 4:28 PM da Kanchi a Vellore, che calore
[…] ma facciamo prima ancora una premessa: stanotte sono passato dagli incubi di ieri ai sogni commedia. assistevo ad una pubblica lettura dei diari di viaggio della signorina Comassi, l’amica e coetanea della mia mamma oggi 88enne tutto sommato arzilla e futura vicina di casa di Marta, che venne a stare in via Beretta affascinata dall’amicizia della mamma. mia mamma, che divideva il mondo in persone che poteva sottomettere al proprio fascino e resto del mondo (che considerava solo per questo nemici) ricambiava la sua amicizia come ogni altra sua con un leggero disprezzo frutto della sua superiorita, che – per apprezzarlo come meritava – andava peraltro confrontato col disprezzo totale assoluto irrimediabile nutrito per il resto del mondo.
ora la signorina Comassi amava molto viaggiare, in particolare avendo come meta le missioni, e in particolare ricordo che era stata anche in India perche ne aveva riportato per noi una dea sinuosamente danzante in legno di sandalo rosa profumatissimo, e questa scultura puo essere uno dei motivi segreti per cui sono qui.
ora dei suoi viaggi la signorina Comassi teneva dei resoconti preziosissimi, ma – come dire?- alquanto prosaici in quanto intessuti
delle accurate descrizioni di che cosa aveva mangiato, di quanto lo aveva pagato e soprattutto di quali missioni aveva visitato: per tali missioni peraltro la volonterosa zitella passava il suo tempo a confezionare furiosamente pacchi dono per beneficenza, tra un viaggio e l’altro, per cui si puo dire che la vita della signorina viaggiatrice, da quando pensionata, si divideva equamente tra i viaggi, i resoconti dei viaggi, che le costavano un impegno di scrittura e memoria non indifferente, e le conseguenze dei viaggi.
ora si capisce benissimo che il sogno che ho fatto e molto preoccupante e che forse davvero e giunto il momento di dare attuazione a quanto promesso, cioe di mandare queste mail a me stesso.
dalla prossima volta, giuro. […]
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giornata incredibilmente densa quella, e quasi doppia, fra Mamallapuram e Kanchipuram, con trasbordo intermedio, e varia di molteplici e sfaccettate esperienze.
sono state proposte finora nella bellezza di 22 videoclip separati, che oggi mi sembrano riassumere quasi una settimana di viaggi e non una giornata sola.
ora il video complessivo sfiora quasi un’ora di visione continuata, alternando le immagini suggestive a quelle brutali e un poco repellenti di paesaggi artistici e umani che sono sempre comunque straordinari.