a marta, sara, Rocco, Fabia Aug 11, 2005 8:29 AM quando i bambini fanno ooo la seconda volta
[…] l’incanto […] fin sulle spiagge solitarie, delle vaccherelle grandi come capre […]
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dimentico quel che dirò dopo il link del video, e che mi rode dentro, e passo a commentare queste immagini, che sono prese nello stesso contesto del video precedente e che nelle riprese risultavano mescolate a quelle:
è una spiaggia, quella a nord del tempio Shore, patrimonio culturale UNESSCO, che qui però non si vede, e le vedute che se ne hanno sarebbero assolutamente eccezionali per un motivo che nessuno di noi sa vedere: che è una spiaggia non turisticizzata, allo stato primigenio di natura o quasi.
gli indiani ci passeggiano soltanto, solo una coppia sta distesa poveramente a prendere il sole; attorno, e nei prati che precedono la sabbia, e che sono talmente polverosi che la anticipano e un poco le somigliano, immagini di miseria estrema, con gente che fruga nei corsi d’acqua, in cerca di che cosa? qualcosa da mangiare? granchi?
o gente un po’ meno povera che sorveglia qualche capra stenta come l’erba che bruca.
eppure la natura riesce ad essere bella, forse perché indifferente alle miserie umane, e una spiaggia sabbiosa senza ombrelloni appare quasi un miracolo.
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ed ora rieccomi alle dolenti note, e a scusarmi per la pessima qualità del montaggio.
è abbastanza ovvio che, nel passaggio dalle riprese ai videoclip, io debba modificare un poco la sequenza delle immagini, per dare alla loro successione un senso vagamente narrativo o anche solamente lirico.
l’operazione non dovrebbe essere particolarmente complessa.
peccato che Climpclamp, il programma standard di montaggio video che viene fornito da windows e che ha cancellato i precedenti, decisamente molto migliori, non abbia più il comando fotogramma per fotogramma per tagliare al punto giusto; per rimediare, si porta tuttavia al massimo l’ingrandimento della sequenza (con perdita di parecchio tempo) e si taglia nel punto di passaggio, o in quello che appare tale, poi si procede a spostare le sequenze nella successione che sembra più significativa.
solo che il programma mantiene irresistibilmente un frammento dell’ultimo fotogramma precedente o successivo nel punto del taglio, e questo determina un fastidioso sobbalzo visivo durante la riproduzione.
la cosa veramente irritante è che, per giunta, quando esamini il video col programma, prima di scaricarlo, questo fatto non si vede; risulta soltanto al momento dell’esecuzione successiva, dopo che hai aspettato tutti i minuti necessari perché il video esca dal programma, e lo riguardi per controllare.
ma a questo punto a poco serve ricaricarlo nel programma, e provare a risolvere il problema, individuando il singolo fotogramma rimasto e cancellandolo, uno ad uno, per ogni sobbalzo visivo che ti ricordi, dato che nel programma il difetto non si vede: evidentemente Climpclamp lo ripristina di nuovo.
ed ecco che esce un video, come quello di qui sopra, nel quale quasi ogni passaggio da una ripresa all’altra è un pugno nell’occhio dello spettatore e nel cuore dell’autore.
così il divertimento del montaggio si trasforma in una specie di supplizio e può darsi che la smetterò.
Una risposta a "una spiaggia vicino al tempio Shore. Mamallapuram, Tamil Nadu, India. 11 agosto 2005 – quando si poteva viaggiare – 378"