esco che il tramonto e` gia` quasi arrivato, e il vento gelido continua: la prima esplorazione mi porta lungo un sentiero pedonale che si inoltra sul lato orientale del lago sul quale sorge la citta`, ma un poco discosta, quel tanto che basta ad ignorarlo.
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veramente non ci si accorge subito che Rotorua sorge in riva ad un lago.
la citta` all’inizio sembra tenersene un poco lontano.
come da qualcosa di malefico e un poco pericoloso.
in effetti questo lago e` vulcanico.
ha una forma circolare, e` molto vasto e occupa il fondo di una caldera.
soltanto il giorno dopo mi sono reso conto che il lago occupa il fondo di una caldera vulcanica…
la citta` e` sul bordo di questa bocca spalancata sull’abisso delle viscere del pianeta.
ma fa come finta di non accorgersene…
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ma ecco il diario del 22 settembre 2014:
il lago e`piuttosto grande, una macchia di azzurro dalle rive di cenere bianca, su cui schiamazzano lontani centinaia di gabbiani, ma tra il sentiero e lui si interpongono delle fumarole dall’acuto odore di zolfo, accuratamente recintate.
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ecco la parte meridionale del lago di Rotorua.
oramai ci si allontana dalla citta`,
sempre in mezzo a un violentissimo e gelido vento polare.
siamo sopra depositi di lava profondi chilometri sotto i nostri piedi.
cosi` tutta la citta` riposa su un enorme vulcano addormentato.
ma vedute ed emozioni sono superbe.
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ammetto che questo video possa sembrare un poco ripetitivo dopo il precedente.
(e cosi` sara` anche per il prossimo)
ma come potevo trattenermi dal fotografare e riprendere questi paesaggi meravigliosi?
e come potrei, oggi, lasciar cadere nel dimenticatoio queste immagini?
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sono quasi solo in questa eplorazione, solo qualche bella ragazza in calzoncini corti e canottiera corre alla disperata facendo jogging in quello che per me e` gelo bello e buono.
questa solitudine la trovo grandiosa: forse la Nuova Zelanda mi sta trasmettendo i suoi valori e la sua visione della vita?
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eccoci, ho fatto un po’ di confusione con i filmati.
questo dovrebbe precedere l’ultimo pubblicato, in una successione vagamente cronologica, in quanto si sofferma ancora ad osservare il tramonto sui campi vulcanici a sud della citta`.
ristabilisco la loro numerazione corretta.
ma puo` darsi che qualche confusione sopravviva ancora.
non importa, sopravvivero` anche io, assieme ai non spettatori… 😉
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l’imminenza del buio mi costringe a invertire la rotta, ma poi, quando arrivo al punto in cui dalla strada sono passato al sentiero, c’e` ancora un poco di luce e noto che il sentiero, ovviamente, prosegue anche verso ovest, sempre costeggiando il lago.
mi ci butto, cedendo alla tentazione, e si fara` davvero tardi, dopo quest’ultimo chilometro che mi porta fino ad un promontorio basso, abitato da cigni neri con i loro piccoli, e volto a guardare un grande battello e due idrovolanti, gia` avvolti nell’ombra.
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in realta` il videoclip raccoglie materiali di due sere diverse:
non solo quella del 22, di cui si parla nel brano del diario di viaggio riportato qui sopra,
ma anche quella del 23.
del resto i luoghi della camminata al tramonto in queste due sere erano gli stessi…
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e il rientro, dopo una enorme minestra caldissima a un ristorante cinese, e` del tutto senza storia.
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nelle parti in neretto ho riprodotto, con qualche modifica, la seconda parte del post FUGA DA HAMILTON: L’INCREDIBILE ROTORUA, NUOVA ZELANDA – MY ROUNDTHEWORLD N. 72 – 555.
e vi ho integrato, con diversi adattamenti, questi altri post, inseriti nel testo in caratteri normali:
il lago di Rotorua – VIDEOCLIP N. 435
Rotorua, building lava domes, la formazione di cupole di lava – VIDEOCLIP N. 436
Rotorua, pomeriggio sui campi vulcanici – VIDEOCLIP N. 437
Rotorua, tramonto sui campi vulcanici – VIDEOCLIP n. 438
Rotorua, tramonto sul lago – VIDEOCLIP n. 439
Una risposta a "attorno al lago di Rotorua – my roundtheworld 72 (2a parte) -122"