il postino di Gorizia a Cancun (post a luci rosse) – my roundtheworld n. 141 -35

l’arrivo a Cancun, nello Yucatan, in Messico, e` traumatico e il trasferimento di un’ora scarsa di volo effettivo finisce con l’occupare 9 ore tra partenza e arrivo, parte per il forte anticipo con cui mi faccio portare dal taxi all’aeroporto, temendo le conseguenze della data di ingresso a Cuba sbagliata sul passaporto e indicata come 2 ottobre; la cosa mi viene infatti subito fatta notare, ma riesco a chiarirla abbastanza in fretta.

cosi` mi rimane il tempo di scrivere sul laptop fino a che la batteria regge; mi rifiuto di collegarmi ad internet alla folle cifra di 5 euro ogni mezzora.

ma molto piu` pesante e` quel che segue allo sbarco in Messico, con una coda impressionante, di tre ore, all’ufficio immigrazione: un esempio di disorganizzazione latina cosi` paurosa da far sembrare Cuba di colpo un prodigio di efficienza.

insomma, va a finire che e` gia` quasi l’una quando esco sul piazzale per il taxi collettivo, che dovrebbe portarmi a Cancun centro, e non nella zona alberghiera (per mia scelta), in un’ora e mezza.

* * *

dall’ufficio prenotazioni sono stato abbinato ad un altro turista italiano, un ex-postino di Gorizia che ha 4 anni meno di me e da 6 anni e` in pensione.

siamo gli unici due che hanno fatto questa opzione, cosi`, dopo mezzoretta di attesa, ci viene proposto un taxi normale, con un piccolo supplemento.

ma lui intanto ha avuto il tempo di preoccuparsi per me per il fatto che non ho prenotato l’hotel e fa telefonare al tassista ai vari hotel economici della Lonely Planet, che gli indico io, ma sono tutti occupati, cosi` alla fine mi consiglia di ripiegare su uno che conosce lui, semi-periferico e costosetto, ma apprezzero` la piscina al risveglio.

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ehi, qui e` abbastanza evidente che sono caduto in una trappoletta, col senno di poi ed essendomi trasferito l’indomani in uno di quegli alberghetti tutti ovviamente liberi, liberissimi!

io, il solito tonto…

solo il tassista avra` preso la tangente dal costosissimo hotel di Cancun? ma no, anche il postino…

* * *

ma l’amico e` in vena di confidenze.

viene a Cancun e tornera` all’Avana domani, perche` gli scade il visto di due mesi (prorogato) e deve uscire dal paese per 24 ore, per poterci rientrare; una volta andava alle Bahamas, ma ora non piu`.

lui a Cuba ci vive, di fatto, da anni, sempre con l’interruzione bimestrale del soggiorno, e ha cominciato, ritagliandosi abilmente le ferie e i recuperi degli straordinari, quando ancora lavorava, tanto che sono stati ben lieti di liberarsi di lui e hanno addirittura approfittato di una possibilita` di pre-pensionamento, per mandarcelo in anticipo di 6 mesi.

stasera e` stanco, per via di una scopata super, racconta.

e adesso chiedo scusa, ma continuero` fedele alla verita`, e chi non vuole scivolare nel racconto porno (soft) chiuda qui la lettura di questo post, che a sorpresa aggiunge ancora una coda alla serie di quelli su Cuba, che credevo fossero finiti.

* * *

mi sono scopato una ragazza che ha appena fatto 18 anni, ti rendi conto?

le dico sono vecchio, potrei essere tuo padre – anche suo nonno, penso io – ma lei vuole solo me, dice che solo io so farla godere.

e infatti, dice e mima senza pudore alcuno il movimento, so usare benissimo le dita e la lingua, mica come questi cubani che le donne le scopano senza neanche guardarle e non si preoccupano se godono oppure no.

insomma, questa lo fa davvero volentieri, e questo fa la differenza.

una puttana che si fa scopare la trovi dappertutto qui, ti chiedono anche solo 4 euro, ma una che gode facendo sesso con te e` un’altra cosa.

per questo, dice, adesso preferisco la qualita` e me ne tengo a disposizione solo tre: una sta all’Avana, una a Matanzas e la terza a Holguin; quando sono stanco di una, basta che mi inventi una storia per cambiare citta` e cosi` le faccio passare a turno, una piu` bella e sensuale dell’altra.

del resto anche loro lo sanno benissimo, non sono mica gelose; e sghignazza: qui per una donna farsi una scopata e` come bersi un mojito, mica ci pensano due volte e non ci danno peso.

e non si rende conto che anche per lui e` lo stesso, ma ha chiaramente in testa una doppia morale, rigorosamente sessuata.

e poi, per loro, importa solo sistemarsi in qualche modo, e io sono diventato la loro sicurezza per il futuro: si preoccupano che stia bene, si curano di me, insomma mi hanno a caro.

pero` non sognarti di sposarne una: dopo 15 giorni ti mettono le corna, sono fatte cosi`.

esttamente come te, penso io.

io non ho una grande pensione, ma ogni anno intacco poco i miei 100.000 euro di risparmi: ho 1.500 euro di pensione al mese e mi bastano: quando torno in Italia e vedo gente incazzata che piange miseria rancorosa perche` guadagna 1.500 euro al mese, dico che li` siete diventati tutti matti.

e insomma qui a Cuba sono come un pascia`.

infatti: hai perfino l’harem.

* * *

intanto che il tassi arriva all’hotel che lui mi ha indicato, girando per le lunghe strade notturne vuote di Cancun, l’allegro tipo ha il tempo di aggiungere le informazioni essenziali di una vita dedicata al sesso: da giovane da Gorizia andava a Klagenfurt a scopare le puttane e frequentava dei bordelli dove si scopava tutti assieme sul pavimento: cosi`, dice, mi divertivo anche solo a guardare, quando di soldi non ne avevo.

ai parenti che gli stavano alle costole per ereditare ha raccontato che vuole sposarsi una cubana, e cosi` mi hanno tolto il saluto, sti stronzi, ora che hanno visto sfumare l’eredita`.

ma io, la casa da 250.000 euro che ho, devo trovare il modo di non lasciargliela.

* * *

e` stato un tumultuoso monologo il suo e, quando arrivo, non ha ancora finito; e` tornato alla rievocazione dei suoi momenti piu` belli, alla descrizione dei corpi morbidi e della pelle liscia, alla rinnovata meraviglia del piacere dato e provato nel dare.

una vocazione esclusiva, che ha guidato una vita strana fino alla via di Cuba.

ed uno strano modo trovato dalla realta` per farmi chiudere con i post su questo tema, uno dopo a quello che avevo pensato come ultimo, ma forse col ricordo piu` vero di questo paese, che e` quello dei suoi corpi belli e giovani, disinibiti e flessuosi, musicali e luminosi, liberamente in vendita o anche in regalo o quasi, perche` in quest’isola il sesso non ha morale e sopravvivere allegramente vale di piu`.

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commenti:

redpoz   17 novembre 2014 alle 16:33
Forse non il post migliore da leggere dal pc dell’ufficio…
Ho incontrato anche io un paio di questi tizi, diciamoli vacanzieri, solo che quelli che ho conosciuto io erano molto più giovani.
Non so, mi fa decisamente strano… un effetto che rasenta lo schifo.
Mah…

bortocal 18 novembre 2014 alle 5:45
to’, a sorpresa mi scopro un poco piu` indulgente di te.
ma dev’essere un fatto dovuto all’eta`.
io non mi sono sdegnato ne` ho provato schifo, sono rimasto soltanto sconcertato e perplesso, e credo che questa reazione si legga fra le righe nel post.
credo peraltro che sia un tipo umano piu` diffuso di quanto si crede, perche` e` raro trovare chi lo confessa apertamente, ma il numero di coloro che praticano questo tipo di vocazione e` piu` alto.
per una strana coincidenza poche ore che incontrassi questo tipo doriana mi ha mandato un post da pubblicare che descrive perfettamente questa casistica.

redpoz    18 novembre 2014 alle 9:16
Ovviamente la mia reazione andrebbe un pò più articolata… Non ho assolutamente nulla, infatti, contro la prostituzione e chi si avvale di questi servigi, ma credo esistano delle circostanze che imporrebberro un pò più di self-restrain…

bortocal    18 novembre 2014 alle 9:30
mah…
un giudizio sulla prostituzione in generale mi e` difficile: vedo che in Svezia e` stata assimilata ad un crimine (commesso dal cliente) e anche in Francia c’e` un bel dibattito in corso, del quale – ora mi auto-cito anche io – mi sono gia` occupato.

attenzione alla mia puttana – 554.

prostituzione proibizionismo e porno in Europa – 157.


ma, forse anche per questa difficolta`, non riesco a tradurre la disapprovazione teorica eventuale della prostiuzione come azione immorale (di cui, ripeto, non sono del tutto convinto) in una disapprovazione specifica del comportamento individuale.
pero` quello che disapprovo e mi pare una forma di esibizionismo verbale e` questo tipo di racconti fatti al primo venuto.
mi pare quindi che nella sostanza ci troviamo su posizioni molto simili.
pero`, un momento: questo primo venuto non e` poi una persona qualunque, sono io, che sembra abbia un particolare talento nel suscitare le confessioni sentimentali. 🙂
faccio un altro esempio: il racconto della ragazza vietnamita delle sue sofferenze amorose e` poi intrinsecamente diverso? oppure e` diverso soltanto il tipo di storia, altrettanto intima, che viene raccontata?

. . .

il post riproduce questo:
IL POSTINO DI GORIZIA A CANCUN (POST A LUCI ROSSE) – MY ROUNDTHEWORLD N. 141 – 661.
non ci sono video, questa volta, e la foto e` aggiunta, dall’archivio delle foto del viaggio.
altera molto l’equilibrio della narrazione, comunque.

Una risposta a "il postino di Gorizia a Cancun (post a luci rosse) – my roundtheworld n. 141 -35"

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